La storia del marchio inizia con l’arrivo di Gustavo Trifari a Ellis Island da Napoli, dove si era imbarcato nell’inverno del 1904. E prosegue con l'avvio di una collezione di gioielli in materiali alternativi che subito conquistarono il cuore delle americane affamate di decori a prezzi accessibili. Attraenti e fantasiose creazioni Trifari, realizzate in materiali poveri come leghe di metalli, finte gemme di colore, cristalli e perline, brillavano al collo o sugli abiti delle attrici ma anche delle centraliniste e delle segretarie.
Il loro vero e grande pregio era rappresentato dal design e dalla lavorazione di ogni singolo pezzo, di altissimo valore artigianale.
A cavallo degli anni 30 fino agli anni 50, l’azienda Trifari è la maggior produttrice di gioielli per il mondo del cinema e del teatro; in fatti negli anni 30 le riviste teatrali di Brodway usavano per il loro palcoscenico esclusivamente gioielli Trifari. I monili Trifari divennero poi ambitissimi da dive e mogli di politici americani di quegli anni; l’apice del successo venne raggiunto negli anni ‘50 quando la casa firmava in esclusiva i gioielli che la first lady moglie di Eisenhower indossava alle cerimonie ufficiali e ai balli della Casa
Poche elementari regole possono rappresentare un utile punto di partenza per orientarsi.
Il primo marchio Trifari è ‘KTF’ ovvero le iniziali di Krussmann Trifari e Fishel senza corona dal 1925 al 1937.
Il vero e proprio marchio Trifari per esteso con varie grafie e varie corone è in uso dal 1937.
Attenzione a marchi KTF con corona sopra la T. Sono degli anni ‘50.
La ‘C’ del copyright è stata aggiunta nel 1955 (legge americana) quindi tutti i pezzi marcati Trifari ‘C’ sono posteriori al 1955.
Il ‘TM’ di Trademark ha sostituito il copyright negli anni ‘80.
La finitura posteriore satinata è stata adottata dal 1960 per ovvie ragioni di industrializzazione dato che si risparmiava il tempo per la lucidatura ed inoltre il satinato confonde e copre piccoli difetti di lavorazione, i pezzi precedenti sono TUTTI a finitura lucida.
I pezzi marcati Sterling sono stati fatti dalla primavera del 1942, ovvero entrata in vigore della legge che riservava i metalli all’industria bellica, fino al 1948 ovvero all’abrogazione.
Da ricordare soprattutto che i pezzi Trifari sono tutti ma proprio tutti punzonati, quindi i “Trifari non firmati’ sono tutti delle copie. Non sono dei falsi, i falsi hanno il punzone contraffatto, ma delle copie spesso dell’epoca.
Oggi in moltissimi mercaqtini vediamo bancarelle piene di gioielli vintage, molti dei quali portano il marchio/ design Trifari.
Il vero e proprio marchio Trifari per esteso con varie grafie e varie corone è in uso dal 1937.
Attenzione a marchi KTF con corona sopra la T. Sono degli anni ‘50.
La ‘C’ del copyright è stata aggiunta nel 1955 (legge americana) quindi tutti i pezzi marcati Trifari ‘C’ sono posteriori al 1955.
Il ‘TM’ di Trademark ha sostituito il copyright negli anni ‘80.
La finitura posteriore satinata è stata adottata dal 1960 per ovvie ragioni di industrializzazione dato che si risparmiava il tempo per la lucidatura ed inoltre il satinato confonde e copre piccoli difetti di lavorazione, i pezzi precedenti sono TUTTI a finitura lucida.
I pezzi marcati Sterling sono stati fatti dalla primavera del 1942, ovvero entrata in vigore della legge che riservava i metalli all’industria bellica, fino al 1948 ovvero all’abrogazione.
Da ricordare soprattutto che i pezzi Trifari sono tutti ma proprio tutti punzonati, quindi i “Trifari non firmati’ sono tutti delle copie. Non sono dei falsi, i falsi hanno il punzone contraffatto, ma delle copie spesso dell’epoca.
Oggi in moltissimi mercaqtini vediamo bancarelle piene di gioielli vintage, molti dei quali portano il marchio/ design Trifari.
Vi consiglio di seguire queste piccole regole molto efficenti per evitare acquisti "Finti".